Pagine

All’Hobbit Village un incontro per ricordare il professor Giosuè Musca a dieci anni dalla sua scomparsa, con una sessione su Tolkien e il Beowulf. Ospite Giuseppe Losapio.

Il 16 luglio 1940, l’editore inglese George Allen & Unwin pubblica la seconda edizione del “Beowulf and the Finnsburg Fragment”, tradotto da John R. Clark Hall con note di C.L. Wrenn e la prefazione di J.R.R. Tolkien dal titolo “On Translating Beowulf”. Il testo, tradotto in italiano “Tradurre Beowulf”, è stato poi pubblicato nel volume “il medioevo e il fantastico”, oggi edito da Bompiani.
Nel dicembre 2004, il professor Giosuè Musca, storico medievista, fondatore e direttore del periodico «Quaderni medievali» (Edizioni Dedalo, Bari), pubblica nel numero 58 di quest’ultima, l’articolo “Tradurre il ‘Beowulf’” nel quale scrive della traduzione italiana del Beowulf con testo a fronte curato da Giuseppe Brunetti. Nell’articolo, il noto medievista, regala al lettore (p. 297), una personale confessione:

«Negli anni ’60 del secolo scorso, mentre studiavo le opere di Beda, mi imbattei nel Beowulf. Ignaro di old English, lessi le traduzioni inglesi che mi capitarono a tiro (come quella in versi di C. Kennedy, e quelle in prosa di J.L. Clark Hall – C.L. Wrenn e di D. Wright) con le relative introduzioni, e divorai i saggi che nel 1966 acquistai da Blackwell a Oxford (assai illuminanti quelli di John Ronald R. Tolkien, di A. Bonjour, di D. Whitelock e di K. Sisam). Ne rimasi conquistato e , insoddisfatto dalla traduzione probabilmente fedele ma poco appetibile di Oliviero (ovviamente non potevo conoscere le versioni Koch e Brunetti), concepii l’incauto progetto di tradurre il poema in versi italiani. […] Tradussi circa duecento versi, ma presto abbandonai (per pigrizia o buon senso?) un avventuroso disegno che non ho più ripreso.»

Nella “Nota bibliografica”, poi, cita nelle “Traduzioni inglesi” il testo di J.R. Clark Hall e Tolkien come «Indispensabile per uno studio serio del poema» e tra gli “Studi”, il testo di Tolkien “Beowulf: the monster and the critics” del 1936 (tr. It. “Beowulf: mostri e critici”, in “Il medioevo e fantastico”) considerato da Musca un «saggio magistrale, che invita a leggere il poema soprattutto come “work of art”».
Il 24 ottobre 2005, il professor Musca, docente all’Università di Bari, è venuto a mancare e a dieci anni dalla scomparsa, che coincide con il 75° anniversario della pubblicazione del testo di Tolkien, ricorderemo la grande figura di medievista e uomo di cultura con una sessione sul “Tradurre Beowulf: omaggio a Tolkien e a Musca” tenuta dal prof. Giuseppe Losapio. Sarà un modo per ricordare due grandi accademici e un poema indimenticabile.